Le anagrafi della popolazione residente (APR) dei singoli Comuni italiani sono confluite progressivamente in ANPR. La scelta di istituire un'unica banca dati centralizzata è motivata da diverse esigenze:
- evitare duplicazioni di comunicazione con le pubbliche amministrazioni;
- garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico, attraverso standard univoci a livello nazionale;
- automatizzare e soppiantare le comunicazioni scritte tra enti in caso di cambi di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti, e così via.
Nell'ANPR é confluita inoltre l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE).
Servizi al cittadino
Dal 15 novembre 2021 i residenti in Italia e gli italiani all'estero possono ottenere, senza pagare l'imposta di bollo di 16€, quattordici tipologie di certificati anagrafici direttamente dal portale web dell'ANPR. L'autenticazione al portale richiede l'impiego delle credenziali SPID, oppure della Carta d'identità elettronica o di un Carta Nazionale dei Servizi.
Dal 27 aprile 2022 è possibile inviare la richiesta di cambio di residenza direttamente dall'ANPR.
Diritto degli immigrati
Il testo unico sull'immigrazione dispone che l'iscrizione anagrafica avvenga a parità di condizioni con il cittadino italiano. A marzo del 2020, essa non è subordinata al possesso di altro requisito che quello del possesso della cittadinanza italiana o di un regolare permesso di soggiorno.
L'iscrizione anagrafica risulta critica per la scelta di un medico di base, di un domicilio sanitario e per la fruizione dei livelli essenziali di assistenza del servizio sanitario nazionale.